Incendio campo rom via Pestagalli: i nomadi vanno in via Dione Cassio
Dopo qualche giorno dall'incendio, i nomadi si sono uniti a quelli già presenti (abusivamente) in via Dione Cassio, dove il campo è di fatto raddoppiato
I nomadi che occupavano abusivamente il campo di via Pestagalli, incendiatosi di recente, hanno rifiutato i ricoveri che il Comune aveva loro offerto e - dopo qualche giorno - si sono uniti a quelli che occupano (sembre in modo abusivo) un ex magazzino di via Dione Cassio, poco lontano.
Quest'ultimo campo ha così improvvisamente raddoppiato la capienza. Preoccupando chi vive e lavora nelle vicinanze.
Le autorità cittadine, a partire dalla giunta e dalla presidenza della zona 4, hanno assicurato che monitorano costantemente la situazione di via Dione Cassio. Questa rassicurazione non basta, forse anche perché tutti ricordano come l'assessore alla sicurezza Marco Granelli avesse detto di voler intervenire immediatamente al primo sorgere di un campo rom non autorizzato.
La situazione di via Dione Cassio invece non è stata affrontata in questo modo, visto che dall'aprile 2012 il consigliere comunale del Pd Marco Cormio, residente in zona, aveva denunciato la cosa, inascoltato. Per non parlare del fatto che, a dicembre 2012, Granelli aveva promesso lo sgombero "entro un mese". E invece di "lasciare", il campo "raddoppia": ora, al di là di ogni considerazione, se anche si volesse intervenire, farlo sarà più complicato.