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Forlanini Taliedo / Via Dione Cassio

Campo rom via Dione Cassio, attacco con bottiglie incendiarie

Prima la manifestazione in viale Ungheria, poi il lancio: la denuncia delle associazioni

Il campo rom non autorizzato di via Dione Cassio, in zona Mecenate, è stato oggetto di attacco incendiario. Lo denunciano alcune associazioni aderenti alla "Consulta Rom e Sinti" di Milano. Secondo la denuncia, l'azione con bottiglie incendiarie sarebbe stata compiuta il 12 aprile, da parte di organizzazioni neofasciste, al termine di una manifestazione in viale Ungheria.

Le associazioni (tra cui Upre Roma, Cooperativa Romano Drom e Museo del viaggio Fabrizio De André) lamentano anche la "verità falsata" dal dibattito di questi giorni, incentrato sul rilancio del "piano rom" ideato da Roberto Maroni quand'era ministro dell'interno, e sui cinque milioni di euro che la giunta si appresta a spendere (in due anni) proprio per i rom: soldi previsti dal piano Maroni e finanziati dallo Stato, mentre - scrivono le associazioni - "nella passata consiliatura il vicesindaco De Corato ha buttato al vento ben più di cinque milioni di soldi pubblici in sgomberi utili solo alla sua propaganda, lasciando tutti i problemi irrisolti".

Il campo di via Dione Cassio è al centro di molte polemiche. L'inizio dell'insediamento risale al 2012. Nel dicembre di quell'anno l'assessore Granelli aveva avviato un percorso che avrebbe dovuto portare allo smantellamento del campo, ma in realtà le presenze sono aumentate anche dopo l'incendio dell'accampamento della vicina via Pestagalli.

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