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Venerdì, 19 Aprile 2024
Forlanini Ponte Lambro / Via Guido Ucelli di Nemi

Casa occupata, parte lo sgombero. Ma la famiglia è in un programma sperimentale

Il clamoroso errore a Ponte Lambro: quando i sindacati hanno chiamato la prefettura per avvisare, l'equivoco si è risolto e lo sgombero è stato fermato

Ponte Lambro, sgombero di una casa popolare occupata abusivamente. Il problema è che questa volta la storia sembra davvero paradossale, frutto di una mancata comunicazione tra enti pubblici. Quella famiglia, in poche parole, non avrebbe dovuto subire lo sgombero. L'errore - racconta Francesco Floris su L'Inkiesta - è stato 'sventato' in tempo, ma la figuraccia è stata comunque rimediata.

La procedura di sgombero è partita la mattina di mercoledì 14 ottobre ad opera della polizia. In quel momento in casa c'era solo la moglie (disoccupata e con problemi di asma), che aveva appena accompagnato a scuola la figlia di 10 anni. Il marito si era invece già recato al lavoro. La polizia ha proseguito le operazioni, staccando i contatori, finché i sindacati degli inquilini - informati dalla donna - non hanno chiamato la prefettura per bloccare tutto.

La famiglia è infatti una delle trenta che rientrano nel programma di tutela speciale. Si tratta di un programma previsto esplicitamente dalla legge regionale sulla casa, del 2009, che si è deciso di applicare durante l'autunno del 2014, quando il tema dell'occupazione abusiva delle case popolari era "caldo". Il programma si applica alle famiglie in particolare difficoltà economica e prevede canoni di affitto favorevoli. In tutto sono trenta le famiglie coinvolte a Milano, tutte di Ponte Lambro: 26 abitano nelle case del comune in via Rilke e 4 (tra cui questa) nelle case dell'Aler di via Ucelli di Nemi.

La telefonata in prefettura ha risolto il problema: chiarito l'equivoco, le operazioni di sgombero si sono immediatamente bloccate.

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