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Rogoredo Corvetto Macconago / Via Sant'Arialdo

Tentato omicidio nel "boschetto della droga": 19enne accoltellato, arrestato un pusher

In manette è finito un pusher di trentuno anni. La polizia lo ha trovato proprio nel boschetto

Gli agenti, che lo cercavano da una settimana, lo hanno trovato ancora lì. In quel boschetto dove si drogava e spacciava e dove, lo scorso 3 novembre, aveva quasi ucciso un ragazzo. 

Venerdì pomeriggio, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Milano hanno arrestato Ali Rahali, alias di Ali Bahali - trentunenne marocchino, irregolare con un ordine di espulsione alle spalle e con un precedente per droga di inizio 2017 - in esecuzione di un fermo di indiziato di delitto per il reato di tentato omicidio. Sarebbe stato proprio lui, infatti, ad accoltellare al torace il suo connazionale di diciannove anni - incensurato - che il 3 novembre mattina era stato trovato a terra in un lago di sangue in via Cassinis. 

L'aggressione, stando a quanto accertato dagli investigatori, si era consumata in via Sant'Arialdo, la zona dove ultimamente si è spostata la vendita di eroina e cocaina dopo i continui blitz delle forze dell'ordine nel vicinissimo "bosco della droga di Rogoredo", una delle piazze di spaccio a cielo aperto più grandi d'Italia. La vittima, colpita con un fendente al torace, era stata subito operata e, una volta fuori pericolo di vita, aveva raccontato ai poliziotti che il suo aggressore - conosciuto con il soprannome di "Bacha" - lo aveva accoltellato dopo avergli venduto la droga. 

Da quel soprannome, gli agenti sono poi arrivati a Bahali. I poliziotti lo hanno trovato proprio all'interno del boschetto in stato confusionale: portato in Questura, non ha detto nulla sull'aggressione. 

Rogoredo, il bosco della droga

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