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Rogoredo Corvetto Corvetto / Corso Lodi

Corso Lodi, il sindaco Moratti firma l'ordinanza antidegrado

Il provvedimento attivo da mercoledì 18 agosto 2010. Ma i commercianti "bocciano il coprifuoco". Il sindaco: "Non si può accontentare tutti". Sulla proliferazione di kebab e phone center: "Cambiare la legge Bersani"

I commercianti hanno bocciato il coprifuoco? «Non sempre si riesce ad accontentare tutti». Il sindaco Letizia Moratti ha firmato l'ordinanza antidegrado per corso Lodi. Il provvedimento, già in vigore in via Padova, in via Sarpi e al Corvetto, sarà esecutivo da mercoledì 18 agosto 2010. Lo ha annunciato il sindaco, a margine del pranzo con gli anziani all'Hotel Marriott per festeggiare il Ferragosto. Ma il coprifuoco è già stato contestato dalle associazioni di categoria.

LA RISPOSTA - «Non sempre si riesce ad accontentare tutti. Quando si lavora per il bene comune c'è sempre un bene prevalente rispetto a interessi che possono essere legittimi, ma di parte. In questo caso, l'integrazione dell'ordinanza nasce da una visita che ho fatto personalmente settimana scorsa al Corvetto. Sono stati i residenti a chiederla. E in qualità di sindaco, ho privilegiato i residenti», ha detto Letizia Moratti a proposito delle perplessità sull'ordinanza sollevate nei giorni scorsi dagli esercenti di Epam. «C'è una legge che si chiama 'legge Bersani' e finché abbiamo questa legge non possiamo intervenire sulla liberalizzazione del commercio, abbiamo le mani legate», ha aggiunto il sindaco a proposito della questione relativa alla concentrazione di determinati esercizi pubblici, come kebaberie e phone center, rilavata sempre da Epam.

NEGOZI DI VICINATO, "CAMBIARE LA LEGGE BERSANI" - «Stiamo cercando di lavorare con la Regione per vedere se in qualche modo si può, attraverso una legge regionale, mettere a punto delle misure che riguardino i negozi di vicinato, le botteghe storiche, però non può essere una legge che va contro una legge nazionale. Se vogliamo che ci siano più negozi di vicinato, una regolamentazione diversa da quella attuale, l'unica è cambiare la legge nazionale. Noi ovviamente lavoriamo per fare la nostra parte che è quella di controllare questi esercizi, in modo particolare i phone center, gli internet point, le kebaberie - ha concluso - lo facciamo lì dove c'è una concentrazione di questi esercizi con le ordinanze, che hanno anche questo scopo».

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