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Rogoredo Corvetto Morsenchio / Via Romualdo Bonfadini

Rom, lite tra fratelli finisce con un investimento in auto

I due sono in litigio da anni per motivi sentimentali. Il 18 agosto la "resa dei conti", finita male per un 38enne ridotto in fin di vita dopo essere stato investito in auto

A prima vista sembrava un tragico incidente tra un'automobile e un pedone, col dettaglio che il conducente della vettura (G. D. S., 30 anni) era il fratello dell'uomo investito (L. D. S., 38 anni).

Ma l'episodio, che è accaduto il 18 agosto, aveva ben altre ragioni e si configurava come un tentato omicidio. Il pm Stefano Civardi e il comandante dei vigili Tullio Mastrangelo ci hanno messo poco a dipanare la matassa, e il 20 agosto è stato convalidato l'arresto del nomade.

Il movente va ricercato nel passato dei due nomadi, che vivono nel campo rom di via Bonfadini. La vittima, ancora in gravi condizioni in ospedale, aveva intrapreso una relazione sentimentale con la convivente del fratello, e aveva lasciato il campo abbandonando moglie e figli trasferendosi in via Salomone.

Passano gli anni e intanto concepisce tre figli con la nuova compagna, ma il fratello gli porta rancore e di tanto in tanto si scatenano feroci liti familiari, come quando il 38enne investe in auto la madre nel campo di via Bonfadini e fugge. Il giorno seguente, il 18 agosto appunto, il fratello gli dà la caccia e lo trova. Il 38enne scaglia un'ascia contro il fratello minore, che evita il colpo ed entra in auto, lo insegue, lo raggiunge e lo investe in pieno.

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