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Forlanini Viale Ungheria

Subaffitta alloggio popolare per mille euro al mese: licenza revocata

Lo stabile gestito dall’Aler si trova in viale Ungheria. i vigili avevano effettuato un controllo per morosità nel pagamento delle spese condominiali. All'affittuario legittimo è stato revocato l'alloggio

Un italiano di 59 anni è stato denunciato dalla Polizia Locale per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’uomo che aveva regolare contratto di locazione di un alloggio comunale in via Ungheria, gestito da Aler, aveva subaffittato per mille euro l’appartamento, di circa 80 metri quadri, a un italiano e a 4 extracomunitari. In particolare, due ecuadoregni e una coppia di  conviventi filippini, uno dei quali – 44  anni - è risultato irregolare. L’uomo è stato accompagnato in Questura dove sono in corso accertamenti per verificare se sia destinatario di provvedimenti di espulsione.

  Adesso l'uomo ha perso il diritto all'alloggio  


L'intervento che all'affittuario è costato una denuncia e la revoca del contratto d'affitto è scattato ieri pomeriggio: gli agenti della Polizia locale avevano già effettuato un controllo nella stessa abitazione per morosità nel pagamento delle spese condominiali.


“E’ inqualificabile che mentre ci sono famiglie che non hanno ancora avuto una casa popolare, questi, che dispone di un alloggio di edilizia a canone moderato, speculi subaffittando a clandestini e vivendo altrove” ha detto il vicesindaco De Corato commentando il fatto. La conseguenza – ha continuato De Corato – è che “gli inquilini abusivi, sconosciuti al fisco, non pagavano le spese condominiali. Un sistema che innesca il degrado dello stabile e del quartiere. E che continueremo a contrastare”.


Non è la prima volta che i vigili urbani milanesi accertano episodi di subaffitto: esempio per tutti è il quartiere Sarpi, Chinatown milanese, dove la Polizia Locale, dal 2008, ha scoperto ben 18 dormitori. Sempre la stessa la dinamica: proprietari italiani che cedono ad altri italiani appartamenti in affitto che questi poi cedono in subaffitto ad extracomunitari spesso clandestini. Più di una volta, l'autorità giudiziaria ha appurato che ci sia un “ingiusto profitto” e che “la proprietà non sia estranea al reato”.
 


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