Trovato il cadavere di un uomo nel boschetto della droga: forse ucciso da un'overdose
Sul corpo non ci sono segni di violenza. Molto probabile che l'uomo sia morto per overdose
Un uomo di trentacinque anni - un italiano le cui generalità non sono ancora note - è stato trovato morto nella notte tra martedì e mercoledì in via Orwell a Milano, nel tristemente noto boschetto della droga di Rogoredo.
L'allarme, dato da un tossicodipendente che ha visto la vittima a terra priva di sensi, è scattato alle due, ma i soccorritori del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso del trentacinquenne. Sul suo corpo, da una prima analisi esterna, non sono emersi segni di violenza: è molto probabile, quindi, che a uccidere l'uomo sia stata un'overdose, anche se non si esclude l'ipotesi malore.
Il dramma, inevitabilmente, riaccende le luci sul boschetto della droga: una delle piazze di spaccio di eroina più grandi d'Italia e vera e propria oasi di spacciatori e tossici. Lo scorso 3 novembre, proprio lì, un trentunenne aveva accoltellato e quasi ucciso un ragazzo di diciannove anni dopo avergli venduto una dose: la vittima si era salvata per miracolo e l'aggressore, una settimana dopo, era stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio.
Nonostante i continui blitz delle forze dell'ordine e il progetto di Italia Nostra - che si occuperà della rinascita del parco -, la situazione a Rogoredo resta evidentemente difficile e la stessa amministrazione - per bocca dell'assessore alla sicurezza, Carmela Rozza -, lo scorso settembre aveva ammesso che il problema degrado e sicurezza era tutt'altro che risolto. La morte di mercoledì notte, purtroppo, non fa che confermarlo.